Posizionamento SEO: cos’è e come migliorarlo

Tempo di lettura : 4 minuti

In un mondo dominato da flussi digitali, la visibilità online è un ingrediente essenziale per il successo di qualsiasi imprenditore o azienda. Al cuore di questa visibilità risiede una pratica nota SEO (Search Engine Optimization). Questo termine, spesso riscontrato ma raramente ben compreso, fa riferimento all’ottimizzazione strategica delle pagine web per ottenere un posizionamento più elevato nei risultati dei motori di ricerca. Ma qual è il significato nello specifico di posizionamento SEO, perché è importante nel panorama digitale attuale e quali strategie che possono essere utilizzate per ottenerlo in maniera efficace?

Posizionamento SEO: perché è importante

Nell’economia digitale di oggi, la posizione nei motori di ricerca, e particolarmente su Google, ha assunto un ruolo indispensabile. Anche se può sembrare alquanto scontato, esistono molti studi di settore che riportano che la maggior parte dei clic organici vengono diretti verso i primi tre risultati visualizzati, suggerendo quindi una stretta correlazione tra una classificazione più alta e un incremento significativo tanto della visibilità online quanto del traffico sul sito. 

Si è notato anche come scalare una singola posizione nei risultati possa aumentare il tasso di clic. Allo stesso tempo il posizionamento SEO non dovrebbe focalizzarsi esclusivamente sul raggiungimento delle posizioni più elevate nei ranking di Google, ma anche su un corretto approccio verso il panorama dei motori di ricerca in continua evoluzione, che oggi includono una pluralità di funzionalità SERP come snippet in primo piano, box di domande frequenti, grafici di conoscenza, notizie in evidenza e risultati video. 

Un’efficace strategia di posizionamento nei motori di ricerca dovrebbe quindi tener conto di tutti questi elementi per massimizzare la visibilità e l’interazione degli utenti con il sito web, garantendo una presenza forte e duratura nel panorama digitale. Il posizionamento nei motori di ricerca è quindi fondamentale per migliorare non solo la visibilità del sito, ma anche per stabilire e mantenere un’autorevolezza nel proprio settore online.

Come migliorare il posizionamento SEO

Esistono alcune azioni da fare per massimizzare le possibilità di ottenere un buon posizionamento sulle SERP di Google. Di seguito vediamo quelle più importanti.

Ottimizzazione dei contenuti

Uno degli approcci più efficaci per migliorare la posizione di un sito nel ranking dei motori di ricerca consiste nell’ottimizzare il contenuto esistente, soprattutto quelle pagine che già si posizionano nelle prime due pagine dei risultati di ricerca che rappresentano delle opportunità da sfruttare.

Il motivo risiede nel fatto che queste pagine sono percepite dai motori di ricerca come rilevanti per le parole chiave target. Di conseguenza, un’ottimizzazione mirata sulle pagine SEO attraverso una Keyword Research studiata per arricchire il contenuto e miglioramenti dell’esperienza utente, possono aiutare ad ottenere un migliore posizionamento.

L’uso di Search Console o di altri strumenti, può rivelarsi fondamentale per identificare le pagine che hanno bisogno di un’ulteriore spinta: scegliere di lavorare su quelle che hanno una media di posizione al di sotto della 10 è un buon punto di partenza. 

Una volta identificate queste pagine, sarà possibile concentrarsi su azioni migliorative per l’ottimizzazione on-page, aggiornare i contenuti obsoleti o migliorare l’esperienza utente complessiva del sito. Questi interventi potrebbero includere accelerare la velocità di caricamento delle pagine e utilizzare titoli accattivanti o caratteri di dimensioni maggiori per rendere i contenuti più leggibili e attraenti. 

Uso di una linking interna efficace

Una volta che le pagine del sito web sono state ottimizzate, diventa importante creare un linking interna che punti a queste. In particolare, si dovrebbero aggiungere collegamenti alle pagine sottovalutate del sito, direzionando questi link verso quelle che necessitano di un incremento del ranking.

Identificare le pagine con la maggiore autorità del sito è fondamentale in questa strategia: strumenti SEO come SEOZoom possono aiutare a identificare queste pagine ad alta autorità.

Un altro aspetto da considerare riguarda l’uso di un anchor text ottimizzato con parole chiave strategiche. L’ancora che si utilizza contribuisce a far comprendere a Google il contenuto della pagina di destinazione: ad esempio, se una pagina è ottimizzata per la parola chiave “Local SEO”, l’anchor text per il link interno potrebbe essere “SEO for Local”. Questo aiuterebbe Google a capire che la pagina di destinazione riguarda la SEO per siti geolocalizzati, aumentando così la possibilità di ottenere un miglior posizionamento nei risultati del motore di ricerca.

Ottimizzazione del Click-Through-Rate

È largamente riconosciuto che Google utilizza il tasso di clic organici (CTR) per determinare quali risultati sono particolarmente pertinenti per certe keyword. Questo indice gioca un ruolo significativo nel posizionamento dei risultati di ricerca: un aumento percentuale del CTR può inviare un forte segnale a Google che gli utenti sono interessati al contenuto del sito, che potrebbe quindi ottenere un miglior posizionamento nei risultati di ricerca. 

Viceversa, un CTR in calo potrebbe inviare il messaggio opposto a Google, suggerendo che il sito potrebbe non essere pertinente per quel determinato termine di ricerca o che non risponda più al giusto Search Intent, risultando in una posizione più bassa.

Non tutti sono concordi sull’importanza del CTR come segnale di classificazione diretta, migliorarlo però può avere un impatto positivo sul traffico del sito: la realizzazione di titoli accattivanti, la scrittura di meta description persuasive e l’uso efficace dei dati strutturati possono tutte contribuire ad aumentare questo valore.

Miglioramento dei Core Web Vitals

Google ha introdotto i Core Web Vitals come una serie di metriche centrate sull’esperienza utente. Questi indicatori hanno lo scopo di valutare fattori come la velocità di caricamento di una pagina, l’interattività e la stabilità visiva.

Un’esperienza utente negativa, come un tempo di caricamento lento della pagina o contenuti difficili da leggere, può comportare un aumento del tasso di rimbalzo e un calo del tempo di permanenza sulla pagina, danneggiando, dunque, il posizionamento nel motore di ricerca. 

Possono poi esserci altre conseguenze spiacevoli che rischiano di avere impatto indiretto sulla SEO: per esempio, un blogger che trova difficile navigare su una pagina, difficilmente fornirà un backlink ad un sito, una componente essenziale per un buon posizionamento SEO.

TOP