Cannibalizzazione SEO: cos’è e come funziona

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La cannibalizzazione SEO può rappresentare un vero e proprio problema per un sito web e una delle prime sfide nell’ambito dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Inconsapevolmente, molte persone possono credere che più pagine classificate per la stessa parola chiave sul proprio sito web possano essere un vantaggio, presupponendo che ciò conduca a un maggiore numero di impressioni sugli utenti dei motori di ricerca.

Tuttavia, questa convinzione non è del tutto accurata: a l contrario, puntare una specifica parola chiave su diverse pagine può produrre un effetto negativo e dare luogo a una diminuzione nell’efficienza della SEO per quella parola chiave.

Il motivo è intuitivo: quando molte pagine competono per la stessa parola chiave, si verifica una competizione interna, con conseguente riduzione del tasso di clic (CTR), dell’autorità e dei tassi di conversione per ciascuna pagina.

Questo errore comune nel campo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca è conosciuto come cannibalizzazione delle parole chiave.

Cannibalizzazione delle parole chiave: cos’è

La cannibalizzazione delle keyword si verifica quando diverse pagine di un sito web competono per le stesse query nei motori di ricerca. Questo fenomeno viene descritto come “cannibalizzazione” poiché si ha la divisione, o la frammentazione, di vari aspetti cruciali come il tasso di clic (CTR), i link, i contenuti e le conversioni. Invece di concentrarli in una singola pagina, si distribuiscono su molteplici pagine che competono tra loro.

Questo comportamento non permette a Google di comprendere appieno la profondità e l’ampiezza degli argomenti presenti sul sito, né di migliorare l’autorità dello stesso sulle parole chiave di riferimento. In pratica, si sta chiedendo a Google di confrontare le diverse pagine e di stabilire quale di queste risponda meglio alla parola chiave specificata.

Esistono numerosi casi in cui la cannibalizzazione delle parole chiave si manifesta, spesso ostacolata dalla presenza di più pagine che non sono adeguatamente contestualizzate. Un esempio comune si trova in molti siti e-commerce, dove diverse categorie possono competere per parole chiave con lo stesso search intent, a causa della loro ambiguità, mancanza di focus o della loro competizione con le parole chiave informative del blog. Prendendo, ad esempio, un sito di tecnologia, potremmo scoprire che esistono due categorie distinte, una per “cellulari” e l’altra per “smartphone”, che concorrono per i termini di ricerca correlati. Inoltre, si potrebbero trovare pagine con definizioni troppo generali, come “frigoriferi”, che sarebbero meglio servite da sottocategorie più specifiche, come “frigoriferi da incasso” e altre varianti del prodotto.

Gli effetti negativi della cannibalizzazione delle parole chiave sulla SEO

Il fenomeno della cannibalizzazione delle parole chiave, sebbene spesso non riconosciuto, può avere conseguenze disastrose sul posizionamento sui motori di ricerca. Spesso si verifica in modo silenzioso, con i gestori del sito che potrebbero essere inconsapevoli del problema o persino rallegrarsi del fatto che una pagina si posizioni moderatamente bene per la parola chiave target, senza comprendere appieno che una sola pagina autorevole potrebbe raggiungere un posizionamento più elevato e un tasso di conversione superiore.

I risultati tangibili della cannibalizzazione delle parole chiave forniscono un’indicazione chiara del problema: traffico del sito perso, query che conducono alla pagina errata, classificazioni SERP instabili e, conseguentemente, vendite perse. Questi effetti, benché gravi, possono essere complessi da rilevare e analizzare.

Ecco alcune modalità attraverso le quali la cannibalizzazione delle parole chiave può danneggiare la SEO:

  • Diminuzione dell’autorevolezza della pagina: Quando più pagine competono per la stessa parola chiave, si genera una dispersione dell’autorità che avrebbe potuto essere concentrata in una singola pagina dall’autorevolezza elevata. Si crea così una competizione interna, riducendo il potenziale di visibilità e di posizionamento di ciascuna pagina;
  • Dispersione dei link e delle ancore di testo: I backlink, fondamentali per il posizionamento SERP, si dividono fra due o più pagine invece di concentrarsi su una unica fonte informativa. Gli sforzi dedicati all’acquisizione dei link, se diretti a una sola e più autorevole pagina, potrebbero portare a un netto miglioramento di posizionamento;
  • Possibile svalutazione da parte di Google: Le parole chiave giocano un ruolo cruciale nel far comprendere a Google i contenuti della pagina. Se le parole chiave sono troppo simili, Google potrebbe non essere in grado di identificare la pagina più pertinente e commettere errori nell’indicizzazione;
  • Spreco del crawl budget: Il crawl budget, ovvero il numero di volte in cui un motore di ricerca esplora un sito web in un dato periodo, può essere sprecato se più pagine sono dedicate alla stessa parola chiave, comportando l’indicizzazione di pagine ridondanti;
  • Segnale di scarsa qualità della pagina: Una molteplicità di pagine che competono per la stessa parola chiave può segnalare a Google che il contenuto non è ben sviluppato e che non esiste una chiara corrispondenza tra le parole chiave e il contenuto di ogni pagina;
  • Diminuzione del tasso di conversione: Un fenomeno quasi inevitabile della cannibalizzazione delle parole chiave è la riduzione del tasso di conversione. Alcune pagine avranno un potere di conversione superiore rispetto ad altre, ma la distribuzione del traffico fra pagine meno pertinenti può innescare la perdita di potenziali visitatori convertiti.

Come individuare la cannibalizzazione dei contenuti

Fortunatamente, identificare e correggere la cannibalizzazione delle parole chiave è un processo relativamente semplice e gestibile. Il metodo classico per rilevare due Url in competizione tra loro è quella del ‘site:’. Con questo comando infatti Google fornirà tutte le pagine indicizzate per una determinata parola chiave.

Ad esempio:

cannibalizzazione site

I risultati proposti da Google daranno la possibilità di capire se, in base al contesto, esistono pagine indicizzate troppo simili tra loro a livello contenutistico .

È importante notare che la cannibalizzazione delle parole chiave può verificarsi anche se le informazioni nei meta tag del titolo sembrano puntare alla stessa parola chiave. Pertanto, è consigliabile verificare anche queste informazioni. Questo è possibile aggiungendo il comando ‘intitle:’ alla barra di ricerca.

cannibalizzazione intitle

Per rilevare se un sito soffre in modo diffuso di questo problema, è possibile utilizzare un foglio di calcolo nel quale inserire in una colonna tutte le url e nell’altra le parole chiave, così da controllare se esistono voci duplicate.

Un altro metodo utile per rilevare eventuali cannibalizzazioni è quello fornito dalla Google Search Console. In questo caso è necessario entrare nella sezione Rendimento e si crea un filtro con la parola chiave che ci interessa (basta anche cliccarci sopra): selezionando poi l’opzione Pagine, lo strumento fornirà tutte le url che hanno avuto impression per la keyword selezionata. Se notiamo una dispersione di impressioni su più pagine, potrebbe voler dire che c’è un problema di cannibalizzazione.

Cannibalizzazione SEO: soluzioni possibili

La riduzione del fenomeno della cannibalizzazione richiede strategie attente e ben pensate. Il tipo di soluzione dipende dalla natura e dalla gravità del problema. La chiave è esaminare l’architettura del sito, la struttura dei contenuti e la strategia di parole chiave. Ecco un insieme di possibili risposte al problema.

  • Riorientare l’architettura del sito web: A volte, la confusione tra le parole chiave è dovuta a una struttura del sito poco chiara o disorganizzata. In questo caso, si potrebbe riconsiderare l’architettura del sito web, rendendo la pagina più autorevole per una specifica parola chiave come “centro” da cui si diramano le pagine con contenuti più specifici e rilevanti. È importante assicurarsi che i motori di ricerca riconoscano tale pagina come quella canonica;
  • Creare pagine di destinazione unificatrici: In presenza di diverse pagine con contenuti simili ma non identici, può essere opportuno creare una nuova pagina di destinazione che le riunisca. Questa pagina può servire come una sorta di piattaforma, da cui i visitatori possono facilmente accedere alle varie sottopagine;
  • Accorpare pagine simili: Se diverse pagine concorrono per le stesse parole chiave e il contenuto è sufficientemente simile, una soluzione potrebbe essere quella di consolidare queste pagine in una. Ciò avrebbe l’effetto di creare una risorsa più ampia e autorevole, migliorando il posizionamento della pagina nei risultati dei motori di ricerca;
  • Individuare parole chiave diverse: In alcuni casi, la soluzione migliore potrebbe essere quella di riconsiderare l’approccio alle parole chiave. Se le pagine del sito web sono ben scritte, dettagliate e uniche, ma competono per le stesse parole chiave, potrebbe essere necessario riflettere sulle parole chiave e trovare nuovi termini che descrivano in modo più preciso e specifico il contenuto di ciascuna pagina;
  • Usare reindirizzamenti 301: In certi casi estremi, potrebbe essere necessario implementare reindirizzamenti 301 per guidare i visitatori e i motori di ricerca da pagine meno rilevanti a una versione più autorevole. Questo dovrebbe essere eseguito con cura, assicurando che le pagine coinvolte abbiano contenuti altamente correlati tra loro.

Tutte queste tattiche possono essere efficaci in determinate circostanze e dovrebbero essere applicate considerando le esigenze specifiche di ogni sito web. La chiave è sempre fornire il maggior valore possibile ai visitatori, offrendo contenuti unici, pertinenti e facili da navigare.

Come prevenire il fenomeno della cannibalizzazione delle parole chiave

La cannibalizzazione delle parole chiave rappresenta una problematica significativa da risolvere in ottica SEO. A prima vista, potrebbe sembrare un vantaggio avere molteplici pagine che appaiono nei risultati dei motori di ricerca per le stesse parole chiave, tuttavia, come discusso, questa pratica può effettivamente danneggiare la visibilità di un sito web nei risultati dei motori di ricerca, disperdere l’autorità delle pagine e diminuire il tasso di conversione.

Mentre esistono vari approcci per risolvere la cannibalizzazione delle parole chiave, la prevenzione è la strategia di gestione più efficace: creare un piano di contenuti dettagliato, che consideri attentamente le parole chiave intorno alle quali ogni pagina è strutturata, è un primo passo cruciale per evitare la cannibalizzazione.

È necessario un monitoraggio continuo dell’efficacia delle parole chiave. Strumenti SEO come SEOZoom e Google Search Console possono essere estremamente utili in questo processo, permettendo di identificare rapidamente problemi di cannibalizzazione e di rispondervi efficacemente.

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