Link Spam: cosa sono e come riconoscerli

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I link spam possono rappresentare un problema: anche se creati con l’unico scopo di migliorare il ranking di ricerca, i motori di ricerca scoraggiano l’uso di questo tipo di backlink. Tali pratiche però, si verificano ancora, con effetti potenzialmente dannosi nel lungo termine a scapito dell’autorevolezza e della credibilità di un sito web. Ma cosa sono precisamente i link spam e in che modo possono avere impatto sulla SEO e sul posizionamento sui motori di ricerca?

Spam Link: cosa sono

Sono definiti link spam i backlink che vengono inseriti o pubblicati ignorando il contesto del post, la qualità della pagina e del link stesso, o le linee guida di costruzione dei link. Questa pratica viene attuata con intento manipolativo, con l’obiettivo di accrescere il numero di backlink a favore di una certa pagina, al fine di migliorare la sua posizione nella pagina dei risultati del motore di ricerca.

È importante sottolineare che, nonostante l’apparente attrattiva di questa strategia, i link spam non dovrebbero incrementare il valore effettivo della pagina, in base ai criteri stabiliti dagli algoritmi dei motori di ricerca e delle percezioni dei lettori stessi.

Link Spam: cosa dice Google

Come è facilmente immaginabile, i link spam, spesso derivanti da attività di link building black hat, vanno contro le linee guida di Google e possono portare a penalizzazioni. Tra gli esempi di link spam, come delineato nelle politiche di spam di Google, si trovano la generazione di link tramite programmi automatizzati oppure eccessivi scambi di link e commenti nei forum con link ottimizzati e ricchi di parole chiave.

Non è un caso quindi che Google continui a sviluppare e rafforzare le sue strategie di lotta contro i link spam attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale e aggiornamenti frequenti dei suoi algoritmi. Tali aggiornamenti, come quello noto come Google Penguin, mirano a rilevare e penalizzare i siti web che fanno uso di tecniche di link spam.

Google fa anche affidamento sul proprio algoritmo di apprendimento automatico, RankBrain, nonché su un team dedicato agli spam, per rilevare nuovi metodi di spamming di link e fornire un’esperienza di ricerca della massima qualità, priva di manipolazioni.

Nonostante gli sforzi di Google e di altri motori di ricerca per combattere i link spam, persiste un interesse per questi nei settori del digital marketing e della SEO. Questo deriva, in gran parte, dal fatto che i motori di ricerca utilizzano ancora i backlink come segnale fondamentale per determinare l’autorevolezza di un sito web.

Evitare i link spam: creazione di un profilo backlink forte e naturale

Le strategie di link building black-hat vanno contro le linee guida dei motori di ricerca, e quindi di conseguenza possono incorrere in penalizzazioni gravi per i siti web che le utilizzano.

Le strategie di costruzione di un perfetto profilo backlink devono essere studiate attentamente ed in ogni minimo particolare, proprio per evitare di sfociare in problemi: i link devono provenire da siti di qualità, devono essere credibili, con ancore che siano il meno possibili manipolative e ben bilanciate; è consigliabile collaborare con partner affidabili, utilizzare infografiche e puntare su guest post di qualità sono solo alcune delle tecniche utilizzate per creare un profilo di backlink forte.

È inoltre essenziale monitorare regolarmente il profilo dei backlink per prevenire e risolvere qualsiasi possibile problema prima che diventi un danno. Si tratta di un’attività complessa, che richiede competenza ed esperienza, motivo per cui è una scelta intelligente rivolgersi ai professionisti di SEO Cube per un servizio di Link Building efficace.

Tipi di link spam

I link possono essere ritenuti “spam” in alcuni casi specifici. Di seguito vediamo come riconoscerli.

Link fuori contesto nei post

L’invio isolato di link, conosciuto come spam posting, è un’attività comune tra le tattiche di link spam. Le azioni di spam posting vengono spesso intraprese da creatori di strategie “black-hat”, e che inseriscono link senza alcun contesto in aree pubbliche come forum, sezioni per i commenti o altre piattaforme.

Questi ambienti digitali, con basse barriere all’ingresso, rappresentano obiettivi ideali per gli spammer che possono creare facilmente account per diffondere commenti e link spam. Malgrado queste strategie, è importante notare che tali link sono facilmente riconosciuti come spam e raramente ottengono un significativo

Link nascosti

Un’altra tipologia diffusa di link spam è rappresentata dai link nascosti. In questo caso si tratta di collegamenti inseriti in maniera poco visibile ai visitatori di un sito web.

Per ottenere ciò si possono utilizzare diverse tecniche come modificare il colore dei link per farli confondere con lo sfondo della pagina, oppure inserirli all’interno delle immagini, oppure ancora all’interno del codice del sito, in modo da renderli rilevabili solo dagli algoritmi dei motori di ricerca.

Queste tecniche permettono di raggiungere l’obiettivo quantitativo di backlink senza apparire come tali, ma, nonostante questo, questo tipo di link spesso non ottiene significative interazioni né contribuisce a migliorare l’autorevolezza del sito a lungo termine.

Sistemi di Link Farm

Una strategia di spamming che mette in collaborazione diversi proprietari di siti web è la cosiddetta Link Farm (in italiano “Fattoria di Link”). Questa tattica consiste nella creazione di un network di siti che si collegano a vicenda ripetutamente, con lo scopo primario di costruire massa di backlink.

Benché tale strategia possa sembrare un metodo efficace per incrementare il numero di backlink, in realtà non è vista come pratica autorevole di linking: i motori di ricerca, infatti, tendono a non dare valore a queste connessioni artificiali e, nei casi più gravi, possono addirittura etichettare l’intero sito come spam.

Link da siti monopagina

Benché l’esistenza di un blog possa essere un modo eccellente per arricchire un sito web con contenuti specifici e focalizzati sulle parole chiave, il vero valore di un blog è conferito dalla consistenza e autorevolezza dei post nel tempo, non semplicemente dalla sua presenza.

I blog composti da articoli unici, spesso ricchi di link, possono sembrare un tentativo di migliorare rapidamente il profilo dei backlink di un sito web. Essi però non offrono generalmente, un impatto sostanziale, in quanto la loro isolazione li rende improbabili fonti di traffico o di interazioni significative da parte degli utenti.

Link da directory

Le directory rappresentano un’arma a doppio taglio nella SEO. Pur essendo uno strumento efficace per migliorare la visibilità locale di un’azienda, le proprie potenzialità risiedono tutte nell’autorevolezza della directory stessa – siti con alta reputazione possono infatti portare miglioramenti notevoli.

L’uso eccessivo di directory di scarsa qualità, può rappresentare un caso di link spam: queste piattaforme, spesso create con l’obiettivo di manipolare i profili backlink, possono mandare un segnale di allarme agli algoritmi dei motori di ricerca, compromettendo la visibilità del sito nei risultati.

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