Penguin 2.0: nel mirino siti mobile e query spam
Lo scorso maggio Google ha rilasciato il suo ultimo aggiornamento, Penguin 2.0, in seguito al quale molte cose sono cambiate nei risultati di ricerca.
Alcuni effetti di questo aggiornamento erano stati già “preannunciati” da Matt Cutts, specialmente quelli che avrebbero riguardato le “query spammose” e i siti mal configurati per il mobile.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa accadrà nelle prossime settimane.
Per quanto concerne le cosiddette query spam, vale a dire quelle relative a settori come la pornografia o i prestiti, da tempo si chiedeva a Google di prendere provvedimenti più decisi per cercare di limitare questo “fenomeno” sempre più dilagante.
A quanto pare, le richieste sono state ascoltate e in futuro Google presterà sempre più attenzione a questo tipo di ricerche “border-line” che, sino a oggi, erano state messe in secondo piano dal Quality Team di Google: l’obiettivo che ci si pone, quindi, è di cercare di affrontare in maniera più serrata questo tipo di queries.
Le parole di Matt Cutts sono state ancor più esplicative nei confronti degli spammer, vale a dire di coloro che cercano di aggirare le “regole” per salire nei risultati di ricerca; d’ora in avanti Google andrà ancor più “upstream”, ovvero “a monte”, cosa che fa pensare come si tornerà a colpire i siti di network link ma in modo molto più deciso rispetto al passato.
Passiamo ora al mobile e cerchiamo di capire cosa cambierà per tutti quei siti che sono sbarcati sui dispositivi mobili.
A quanto sembra la strada imboccata da Google è quella di legare l’ottimizzazione di un sito per il mobile al ranking dei risultati. Nel dettaglio sembra che saranno penalizzati tutti quei siti web che presentano errori di ottimizzazione per il mobile, quindi siti che rimandano a pagine di errore o a pagine irrilevanti per gli utenti; in una parola siti configurati male per il mobile.
Ma sembra che un’importanza crescente per il posizionamento dei siti mobile assumerà anche la velocità di caricamento, il che significa che saranno penalizzati i portali lenti.
A tal proposito Google ha consigliato ai webmaster di testare il proprio sito web su quanti più sistemi mobili possibili al fine di verificarne la corretta configurazione.
Altra notizia di rilievo, la volontà espressa da Google di migliorare la comunicazione con i webmaster in maniera tale da supportali in modo più efficace nella risoluzione di problemi ai propri siti.
Stando alle parole di Cutts, quindi, per il prossimo futuro i webmaster dovranno aspettarsi indicazioni sempre più dettagliate all’interno delle notifiche dei Google Webmaster Tools; le ultime indiscrezioni parlano addirittura dell’invio, in concomitanza alla notifica, di un esempio di pagina web colpita in maniera tale da dare maggiori e più dettagliate indicazioni ai webmaster su come agire e come risolvere gli eventuali problemi riscontrati sul sito.