Google Keyword Planner: pro e contro della nuova versione
Di recente il Keywords Planner Tool di Google ha subito dei cambiamenti che hanno in parte rivoluzionato quello che sino a oggi era il miglior tool per la ricerca di parole chiave. I numeri relativi al volume delle parole chiave erano decisamente più precisi di quelli forniti dagli altri tool e questo semplicemente perché i dati provenivano dalla fonte più affidabile, ovvero da Google stesso.
Ecco perché la sostituzione del vecchio Keyword Planner Tool con una nuova versione, maggiormente orientata verso i risultati relativi al PPC, ha lasciato un po’ “spaesati” tutti coloro che erano abituati ad utilizzare il tool in un certo modo.
Ma cosa è cambiato? E soprattutto, quali sono i pro e i contro di questa nuova versione?
Google Keyword Planner: vantaggi e svantaggi
La nuova versione del Keyword Planner, utilizzabile ora solo con un account, dimostra chiaramente come Google si stia sempre più orientando verso il sostegno agli inserzionisti; non è quindi un caso che questo “aggiornamento” sia fortemente focalizzato sugli annunci pubblicitari e sul rendimento delle keywords.
Nonostante ciò il tool conserva alcune utilità seo.
I vantaggi
- Con questa nuova versione gli utenti potranno avere risultati relativi ai volumi di ricerca sempre più specifici; in sostanza sarà possibile raccogliere dati senza più minuziosi relativamente a una determinata area geografica, riuscendo in tal modo ad avere un’idea precisa del volume di ricerca e della concorrenza sulle parole chiave
- Il tool separa le parole chiave in una serie di gruppi di key “suggeriti”; questa impostazione è stata pensata appositamente per gli inserzionisti, ma consente anche di avere delle informazioni circa quelle parole chiave che Google giudica semanticamente correlate
- Grazie alla lista di parole chiave multiple che ci viene fornita, è possibile fare le ricerche sulle combinazioni di parole avendo a disposizione ben due liste di keywords
- Agli utenti viene data la possibilità di filtrare le parole chiave escludendo quelle al di sotto di un certo volume di ricerca
- Visto che il tool può essere utilizzato solo con un account non c’è più la limitazione delle 100 parole come nella precedente versione
Gli svantaggi
Se questi sono gli aspetti positivi, vi sono ovviamente anche una serie di svantaggi in questa nuova versione del tool:
- In primo luogo è stata rimossa la possibilità di fare ricerche per frase o esatte
- Le ricerche medie mensili sono ora calcolate su un arco di tempo di 12 mesi, il che significa che il tool non può più essere utilizzato per ricercare i “trending topic”; meglio affidarsi a Google Trends
- Anche l’opzione di effettuare una ricerca strettamente correlata a una specifica parola chiave di interesse è stata rimossa
- La separazione dei volumi di ricerca in Device vs Desktop è stata eliminata; questo significa che i volumi di ricerca individuati dal nuovo Keywords Planner sono generalmente più elevati di quelli del Keywords Tool e questo perché i due risultati sono stati incorporati
- I volumi di ricerca suddivisi in “Globali” e “Locali” non sono più mostrati automaticamente; i risultati “globali” (ora indicati con “all lacations”) sono i risultati di default, mentre quelli “locali” devono essere impostati dagli utenti; forse non tutti gradiranno il fatto di aver perso la comparazione immediata tra i due “gruppi”
I tools alternativi
Se la nuova versione del Keywords tool di Google non vi soddisfa, non disperate visto che ci sono altri strumenti che possono essere utilizzati per il controllo del volume di ricerca delle parole chiave.
Uno di questi è ad esempio il Keywords Tool di Bing che consente agli utenti di restringere le ricerche per determinati intervalli di tempo o di fare ricerche strettamente correlate a una key di interesse; per ora lo strumento è ancora in versione Beta quindi ci si attendono molti cambiamenti. Ovviamente trattandosi di uno strumento di Bing, che ha un numero di utenti minore rispetto a Google, i volumi di ricerca saranno certamente inferiori; in ultimo il tool può essere utilizzato solo se si dispone di un account con tanto di sito registrato e verificato.