Come costruire “Author Rank” con Google+
Le vie intraprese da Google per migliorare i suoi risultati di ricerca e alzare il livello dei contenuti, sono state nel tempo davvero molte. Tra queste una delle più interessanti è, a mio parere, quella dell’Authorship, da qualche tempo affiancata da un altro “concetto” sicuramente accattivante, quello di Author Rank.
Ma andiamo con ordine e chiariamo di cosa stiamo discutendo.
Come tutti sanno, l’Authorship altro non è che la possibilità di collegare il proprio account Google+ con i contenuti che si producono e si mettono in Rete; l’obiettivo è, chiaramente, quello di spingere le “penne del web” a produrre articoli e documenti interessanti e utili, ricevendo come ricompensa la possibilità non solo di inserire accanto a ogni articolo scritto la propria “faccia”, ma anche di incrementare il CTR sul link.
Un “gioco”, insomma, che premia entrambi, visto che Google ha finalmente i tanto agognati contenuti di qualità, mentre gli utenti vedono salire CTR e popolarità.
Non a caso Matt Cutts aveva così commentato l’arrivo dell’authorship:
“Penso che se si guarda più in là nel futuro, e si guarda a qualcosa che noi chiamiamo social signal o authorship o come volete chiamarla, in 10 anni, credo che saremo in grado di riconoscere chi gode davvero di una buona reputazione… La foto non attrae solo l’attenzione, non attrae solo i click, è quasi come un indicatore di trust”.
Di recente accanto all’Authorship è apparso l’Author Rank; mentre il primo è, diciamo, il processo da seguire per rivendicare la paternità dei propri contenuti sul Web, l’Author Rank è invece l’insieme dei benefici che si ottengono costruendo la propria Authorship.
Ma come costruire una buona Author Rank e godere dei “vantaggi” paventati? E’ davvero solo sufficiente rivendicare un markup(http://googlewebmastercentral.blogspot.it/2011/06/authorship-markup-and-web-search.html) per i propri contenuti o si deve fare qualcosa di più?
Author Rank: strategia e contenuti
Come visto un profilo Google+ è la base dalla quale partire per costruire un Author Rank; questo significa che è indispensabile avere un profilo ben scritto e ben costruito, ricco di “amici” influenti con i quali condividere i propri contenuti.
A questo punto viene spontaneo porsi una domanda: è più vantaggioso utilizzare un profilo Google+ o una pagina Google+ per costruire la propria Author Rank?
Abbiamo visto in precedenza che il primo indicatore di qualità introdotto con l’Authorship è stata la foto accanto ai propri contenuti nei risultati di ricerca; alcuni studi (molti contributi sono venuti in tal senso anche dalle analisi volte a individuare la direzione dello sguardo e i punti in cui si concentra l’attenzione degli utenti) hanno appurato come “mettere la faccia” accanto a ciò che si scrive contribuisce a dare una maggior credibilità.
Può forse sembrare banale, ma a quanto pare funziona ancora; un’immagine, in questo caso la vostra foto di profilo, è un forte elemento di attrazione e di attenzione da parte degli utenti, quindi è bene sfruttarla al meglio. Oltre alla foto e alle informazioni personali, è fondamentale avere un buon numero di “seguaci” nelle nostre cerchie, un numero abbastanza elevato di ri-condivisioni e +1 sui nostri contenuti, e mostrare un buon “impegno” nell’interagire con i nostri contatti.
Ora è possibile fare quanto abbiamo appena detto anche tramite una pagina Google+, ma sembra che i risultati che otterremo non sarebbero gli stessi; pare, infatti, che le pagine Google+ abbiano un appeal minore rispetto ai profili Google+, tendano ad avere un numero di amici nelle cerchie più ristretto e un livello decisamente più basso di condivisione dei contenuti.
Come ottimizzare il proprio Author Rank con una buona strategia dei contenuti
Se tutti hanno un profilo Google+ con tanto di foto e di amici(magari aggiunti a caso), questo significa che chiunque può vantarsi di avere un’autorità?
In realtà per costruire la propria Author Rank c’è bisogno di un po’ di impegno in più, puntando soprattutto su una accurata “strategia di contenuti”.
Ma cosa significa?
Il primo passo è quello di specializzarsi in un settore e di cercare di affermarsi come autore di rilievo relativamente a 3/4 argomenti appartenenti allo stesso ambito, o comunque strettamente interconnessi tra loro.
Definire il proprio ambito d’interesse è quindi prioritario, anche perché in questo modo si chiarirà anche il pubblico al quale andremo a rivolgerci, concentrando su di esso la nostra attenzione.
Chiarito l’ambito e il pubblico al quale ci si rivolge, nella redazione dei contenuti è fondamentale non dimenticarsi mai che si sta scrivendo per qualcuno che, in teoria, dovrebbe leggerci e ritenere interessanti o utili le nostre parole.
Ovviamente se la qualità del contenuto è prioritaria, altrettanto importante è renderla visibile; per questo è importante che il nostro profilo Google+ abbia molti “seguaci” e puntare non alla costruzione di una rete di “ascoltatori” quanto semmai alla creazione di una rete di relazioni. Chiaramente “l’integrazione” di altri social, così come l’associazione al profilo di un blog personale, contribuisce molto a dare credibilità e trust al vostro profilo.
Non bisogna dimenticare, infatti, che i tanto celebrati segnali sociali sono fondamentali per aumentare il proprio author rank.
A ciò si deve infine aggiungere che la costruzione di un author rank va di pari passo con il costante aumento del page rank sia del proprio profilo, sia del dominio (blog o sito) collegato alla propria pagina autore. Questa correlazione suggerisce che è importante curare entrambi i “profili”; da un lato il vostro profilo Google+ deve avere tanti seguaci e molti +1 e condivisioni, dall’altro il blog e il sito collegato deve essere ben ottimizzato e con contenuti aggiornati frequentemente.